Durante la seduta plenaria del Parlamento Europeo sono intervenuta nel dibattito sul dossier che riguarda la Politica sportiva dell’UE per la cultura e l’educazione dei nostri figli: da insegnante di educazione fisica quale sono (e tornerò ad essere), io ritengo che l’UE debba prendersi la responsabilità di spingere gli Stati Membri a una riforma dei sistemi scolastici, che prevedono l’aumento delle ore e della qualità dell’insegnamento dell’educazione fisica fin dalla #scuolaprimaria.
L’educazione fisica deve essere prevista da tutti i curricula nazionali ed avere un peso all’interno dei programmi. Ciò si ottiene solo con insegnanti laureati in #scienzemotorie, impiegati fin dalle scuole elementari.
I nostri bambini necessitano di insegnanti e programmi di qualità, che mirino a un armonico sviluppo psicomotorio. Solo così avremo con certezza bambini più coscienti del proprio corpo e dello spazio che occupa, più coordinati, più sani.
Inoltre, solo così cresceremo i cittadini del futuro, portatori sani di valori come il rispetto dell’altro, come la parità di genere e la solidarietà.
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Educazione fisica: servono riforme… e di corsa!
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