Stop dall’Ue ai precari nella pubblica amministrazione italiana, ora il governo metta fine a questa vergogna

L’Italia deve porre fine all’abuso di contratti precari nella pubblica amministrazione. Lo dice chiaro e tondo la Commissione europea, che oggi, nell’ambito di una procedura d’infrazione aperta nel 2019, ha dato due mesi di tempo al governo Meloni per adeguarsi alla norme Ue. Se non lo farà, scatterà la denuncia alla Corte di giustizia europea, che potrebbe portare anche a pesanti sanzioni.

La decisione di Bruxelles è una vittoria per tutti i precari italiani, dalle scuole ai vigili del fuoco, passando per gli operatori sanitari.

“Alcuni di questi lavoratori hanno anche condizioni di lavoro meno favorevoli rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato, situazione che costituisce una discriminazione e contravviene al diritto dell’Unione”, ricorda la Commissione.

Si tratta anche di una vittoria per le battaglie che sto conducendo da anni al Parlamento Ue, facendo pressioni sulla Commissione e dando sostegno a petizioni come quella dei precari della sanità in Puglia, iniziata nel 2017, ossia prima dell’avvio della procedura d’infrazione. Il governo italiano dia seguito alle richieste di Bruxelles.

È ora di porre fine a questa vergogna