Per fare chiarezza circa i compensi degli eurodeputati, ecco una scheda sintetica:
- Indennità parlamentare
dal 2009 il Parlamento Europeo (PE) ha deciso di uniformare questa indennità alla media europea per tutti i MEP (Member of the Europen Parliament). Le indennità di spese generali sono “un valore forfettario destinato a coprire le spese legate alle attività parlamentari, quelle necessarie per l’affitto e la gestione dell’ufficio, per telefoni, abbonamenti e computer, per le attività di rappresentanza e l’organizzazione di conferenze e mostre. Tale indennità è dimezzata per i deputati che, senza giustificare debitamente la propria assenza, partecipino a meno della metà delle sedute plenarie di un anno parlamentare (da settembre ad agosto). Nel 2021, l’indennità è pari a €4.576 al mese.”
Fino al 4 dicembre 2020, cioè fino a quando la sottoscritta ha fatto parte del M5S, ha versato una quota fissa di 1000 €/mese NETTI sul fondo per le PMI su cui versano anche i parlamentari nazionali M5S.
Successivamente, dopo l’ingresso nel gruppo Greens/EFA come europarlamentari indipendenti, i membri della delegazione italiana Greens/EFA hanno deciso di accantonare mensilmente la cifra di 1000 € netti da destinare a iniziative sul territorio.L’utilizzo di questi fondi è vincolato al regolamento del PE e a tal proposito viene tenuto un conto corrente separato e dedicato che è soggetto al controllo degli organi preposti del Parlamento Europeo. L’eventuale residuo potrà essere restituito esclusivamente al PE al termine del mandato. Ogni altro utilizzo (es. spese personali del deputato) è FORMALMENTE e SEVERAMENTE vietato dallo Statuto del PE e soggetto alla ripetizione dell’indebito nei confronti del MEP. - Indennità di soggiorno
Il Parlamento versa un’indennità forfettaria di 324 euro a copertura delle spese di alloggio per ogni giorno in cui i deputati sono presenti a Bruxelles o a Strasburgo per attività ufficiali, purché firmino un registro che attesti la loro effettiva presenza. L’indennità copre le spese di pernottamento, il vitto e tutte le altre spese. L’importo viene dimezzato qualora un deputato, nonostante sia presente e abbia firmato il registro, partecipi a meno della metà delle votazioni per appello nominale durante i giorni di votazione in Aula. Per le riunioni al di fuori dell’UE, l’indennità è pari a 162 euro (anche in questo caso occorre la firma di un apposito registro), mentre le spese di pernottamento sono rimborsate a parte.Come tutte le indennità forfettarie, è destinata ESCLUSIVAMENTE alle finalità per cui è prevista: ogni utilizzo differente è formalmente e severamente vietato dal regolamento e soggetto alla ripetizione dell’indebito nei confronti del MEP. L’eccedenza è restituita esclusivamente al PE. - Indennità di assistenza parlamentare
ogni MEP ha a disposizione una cifra per i collaboratori che non rientra nelle disponibilità dirette del MEP ma viene gestita direttamente dal Parlamento Europeo ESCLUSIVAMENTE per la remunerazione di collaboratori regolarmente assunti secondo le normative del PE o dello Stato membro. L’importo mensile massimo utilizzabile per stipulare questi contratti è di 21.209 €/mese. Eventuali eccedenze accumulate durante l’anno solare e non utilizzate, restano nelle casse del PE
Quanto sopra è verificabile consultando il sito del PE.
A corredo di quanto sopra si sottolinea che: il regolamento del Parlamento Europeo prevede la responsabilità personale di ogni singolo MEP ed effettua controlli periodici in relazione all’uso delle indennità (anche personali) e dei fondi citati.