Osservatorio Fondi UE
Casi individuati
Frode sui finanziamenti Ue in sei casi su 10 (boom al Sud),16 maggio 2018
Contributi ottenuti in maniera fraudolenta in sei casi su 10. Con punte del 64% per la Pac, la politica agricola comune, e un picco dell’85% nel Mezzogiorno sui fondi strutturali e le spese dirette della Ue. La mappa delle frodi “comunitarie” parla da sola. A elaborarla è l’Uvi (Ufficio valutazione impatto) del Senato analizzando i dati della Guardia di Finanza.
Dal dossier emerge che tra il 2014 e il 2016 le Fiamme Gialle con poco meno di 13mila controlli su oltre 2,4 miliardi di contributi Ue hanno riscontrato irregolaritàe illeciti per quasi 1,5 miliardi. In particolare, l’attività della Gdf ha fatto emergere che su quasi 1,9 miliardi di risorse legate alla politica agricola comune e politica comune della pesca, 735,6 milioni (il 61,8%) sono risultati indebitamente richiesti o percepiti mentre su 1,2 miliardi di fondi strutturali verificati la frode rilevata ammonta a 751,1 milioni (il 59,34% del totale).
Per effetto dell’entrata in vigore di «Europa 2020» (la strategia di crescita globale della Ue), per il periodo 2014-2020 l’Italia può contare su quasi 77,5 miliardi, di cui 46,5 miliardi destinati alle politiche di coesione e 31 miliardi per il sostegno dell’agricoltura. A queste risorse va aggiunto il coofinanziamento nazionale, pari a 94 miliardi per le sole politiche di coesione. Un flusso consistente di finanziamenti che solletica tanti appetiti di furbetti e della criminalità organizzata e che potrebbe essere quindi depotenziato a suon di truffe, malversazioni, frodi e altri illeciti. Un rischio, che dai dati dell’attività della Gdf, risulta particolarmente elevato al Sud. Tra il 2014 e il 2016 le frodi e le irregolarità sui fondi strutturali e sulle spese dirette della Ue nelle Regioni del Mezzogiorno hanno quota 85% contro il 12% di quelle centrali e il 3,5% del Nord Italia. Cambia la situazione per gli illeciti sulla politica agricola comune e la politica della pesca, emersi nel 46% dei casi nel Centro Italia, nel 33% al Sud e nel 21% al Nord.
Truffa aggravata ai danni all’U.E. negli alpeggi, 31 maggio 2018
I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Marcheno (BS) da tempo monitoravano alcuni alpeggi della Val Trompia per verificarne la corretta gestione e conseguente erogazione dei fondi europei a sostegno dell’agricoltura di montagna. Il sistema messo a punto da tre allevatori della pianura bresciana, scoperto dai Militari forestali, consisteva in questo: i tre prendevano in affitto centinaia di ettari di alpeggi d’alta quota per aumentare virtualmente la superficie agricola utilizzata dalle proprie aziende e riscuotere i premi riconosciuti da Bruxelles nell’ambito della Pac, (la politica agricola comunitaria). In realtà i capi bovini quei pascoli non li hanno mai visti: infatti i Carabinieri Forestali in tutto il periodo di alpeggio della stagione estiva 2017 hanno monitorato le malghe ove i tre imprenditori avrebbero dovuto condurre al pascolo i propri animali.
Anche tramite l’ausilio di droni, i militari di Marcheno, comandati dal Ten. Col. Giuseppe Tedeschi e coordinati dal Sost. Proc. Dr. Ambrogio Cassiani, hanno dimostrato come gli alpeggi in questione non sono mai stati “caricati” (come si dice in gergo): infatti anche con l’ausilio di riprese aeree è stato facile dimostrare come a termine della stagione (settembre 2017) l’erba fosse ancora alta e verde, segnale inequivocabile dell’assenza di animali al pascolo. La truffa perpetrata ai danni dell’U.E. ammonterebbe a circa 200.000 euro.
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A titolo informativo
Fondi Ue: nel 2016 l’Italia ha frodato solo 2,7 milioni, 15 maggio 2018
https://www.truenumbers.it/frodi-fondi-comunitari/
Prima di tutto bisogna ricordare che una cosa sono le irregolarità nella gestione dei fondi Ue e una cosa sono le frodi vere e proprie. In questo caso consideriamo solo quelle che sono state riconosciute come frodi che, nel 2016, sono state 1.410 su 19.080 irregolarità. Le frodi sui fondi comunitari hanno interessato 391 milioni di euro con un calo rispetto al 2015, del 3%in numero assoluto e di ben il 39% negli euro persi. Significa che le truffe sono state meno e soprattutto più piccole.
Come si vede nel grafico sopra, la maggioranza degli euro coinvolti nelle frodi ha riguardato l’ambito delle politiche di coesione, ovvero dei fondi strutturali: 236,9 milioni. Dove però c’è stato anche il maggiore calo, -51% rispetto all’anno precedente mentrein numero assoluto le frodi in questo ambito sono cresciute del 4%, raggiungendo le 407ovvero poco meno delle 413 nel capitolo delle risorse naturali, che, però, sono ammontate, in termini di euro, a molto meno, 61,8 milioni, in calo del 13%. Insomma, le frodi nei fondi per la politica agricola e lo sviluppo rurale sono in generale più piccole di quelle nei fondi strutturali. Nell’ambito delle spese per la pre-accesso dei Paesi candidati si hanno 28 frodi, -3% sul 2015, per un totale di 3 milioni di euro, -62%.
In grande aumento invece le frodi tra le spese dirette (direct expenditure, nel grafico) quelle che sono gestite in collaborazione con i Paesi membri. Qui sono state 49, in crescita dell’880%, per complessivi 63 miliardi (+3025%). E poi ci sono le truffe nell’Iva e nei dazi, che vanno a danneggiare invece le entrate Ue, ovvero il gettito che i singoli Paesi versano alle casse comunitarie. In questo caso le frodi sono state 513, per 83 milioni coinvolti, in calo del 16% per quanto riguarda il numero assoluto, ma in crescita del 6% a livello di euro. Significa che in questo caso le frodi sono meno ma più grosse. Comunque le frodi scoperte incidono poco sul totale: sono solo lo 0,21% dei pagamenti e lo 0,33% del gettito.
Dopo Slovacchia, Romania e Polonia (con 49.385.618 milioni), considerando gli euro coinvolti vi è la Francia, con 32.160.839.Nel nostro Paese sono stati scoperte solo 20 frodi per un totale di 2.707.009 euro dal lato della spesa e 22, per 6.548.191 euro, da quello delle entrate per un totale di 9 milioni 255mila e 191 euro.I Paesi più virtuosi, invece, sono Paesi Bassi, Malta, Finlandia, Svezia e Lussemburgo, quest’ultimo con zero frodi.
Approvata la riforma Agea, vale 4 mld di fondi Ue, 16 maggio 2018
https://www.coldiretti.it/economia/approvata-la-riforma-agea-vale-4-mld-fondi-ue
Una riforma di importanza strategica per l’Italia necessaria per semplificare le procedure e velocizzare i rapporti con le imprese agricole, con l’Agea che è responsabile di regolamentare un flusso di oltre 4 miliardi di euro annui di interventi previsti dalla Politica agricola comune dell’Unione Europea.
E’ quanto afferma il Presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo nell’esprimere soddisfazione per l’approvazione da parte del Governo del decreto legislativo che disciplina la riorganizzazione dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea) e ed i compiti degli Organismi pagatori regionali, nonché la ristrutturazione del sistema dei controlli svolti da Agecontrol.
La riforma – sottolinea la Coldiretti – risponde ad esigenze di contenimento della spesa pubblica e mira ad incrementare l’efficienza dei servizi resi alle imprese agricole in un’ottica di semplificazione e trasparenza. Un obiettivo prioritario per consentire alle imprese agricole italiane – conclude la Coldiretti – di ricevere pagamenti in tempi più rapidi e di competere sul mercato ad armi pari con i concorrenti degli altri Paesi europei.
Bilancio dell’UE: 181 milioni di EUR per intensificare la lotta contro le frodi a danno del bilancio dell’UE, 30 maggio 2018
http://www.euroconsulting.be/2018/05/30/40153/
Per il prossimo bilancio a lungo termine dell’UE per il periodo 2021-2027, la Commissione propone di mettere a disposizione 181 milioni di EUR per sostenere le iniziative degli Stati membri volte a combattere la frode, la corruzione e altre irregolarità a danno del bilancio dell’UE.
Il nuovo programma antifrode dell’UE finanzierà attività di formazione mirate e lo scambio di informazioni e buone pratiche tra le autorità antifrode in tutta l’Europa. Fornirà inoltre sostegno alle attività di indagine attraverso l’acquisto di attrezzature tecniche utilizzate nell’individuazione delle frodi e nelle relative indagini, nonché per agevolare l’accesso a sistemi di informazione sicuri.
Oltre alle attività finanziate in precedenza nell’ambito del programma Hercule III, il nuovo programma antifrode dell’UE fornirà sostegno alle attività operative e di indagine, anche mediante la fornitura di sistemi informatici sicuri, e agevolerà la segnalazione delle irregolarità da parte degli Stati membri e la gestione dei rischi a livello nazionale. Il programma sarà gestito e attuato dall’OLAF, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode.
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Dall’estero
L’OCSE aiuterà la Slovacchia a redigere strategia nazionale di lotta alla corruzione, 22 maggio 2018
http://www.buongiornoslovacchia.sk/index.php/archives/82866
Gli esperti dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) collaboreranno con le istituzioni della Slovacchia per la redazione di una strategia nazionale di la lotta alla corruzione e alla frode nei fondi dell’UE. il vice premier per Investimenti e Digitalizzazione Richard Raši (Smer-SD) ha firmato un memorandum di cooperazione con il vice segretario generale dell’OCSE, Mari Kiviniemi. Raši ha spiegato che l’intenzione è quella di «implementare le proposte dell’OCSE» che «diventeranno la base per le misure del prossimo periodo di bilancio [europeo] dopo il 2020».
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