
Dinanzi alla grave crisi energetica che sta colpendo l’Europa e l’Italia, l’Ue dovrebbe puntare sulla politica di #coesione per aiutare davvero le regioni a essere resilienti, sostenibili, innovative. Dovremmo pensare a come coinvolgere i cittadini e gli attori locali nello sviluppo del loro territorio. Dovremmo batterci per chiedere maggiori risorse per raggiungere gli obiettivi del Green Deal.
E invece con #RePowerEU, il piano della Commissione per rispondere alla crisi, sta accadendo il contrario. Bruxelles e i governi Ue vogliono sottrarre risorse alle regioni per finanziare le fonti fossili e rigassificatori. Lo ha confermato la Commissione rispondendo a una mia interrogazione in cui ho contestato i 30 milioni all’anno che il governo italiano vuole destinare a chi realizza impianti di rigassificazione galleggianti. Per Bruxelles, è tutto ok.
Del resto, nel redigere RePowerEU, l’Ue ha pensato bene di sospendere il principio “non arrecare danno significativo” per questo tipo di progetti. Un principio che è invece al centro della politica di coesione. Io non ci sto!
Con la scusa dell’emergenza, ci viene chiesto di essere complici dell’eterno business delle lobby fossili. Noi dei Greens/EFA non lo saremo.
Il mio intervento durante la scorsa riunione plenaria al Parlamento Europeo.
Greens/EFA in the European Parliament
Interventi e contributi alle discussioni -
I fondi Ue del Sud per finanziare i rigassificatori? No, grazie
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