Ambiente, Comunicati Stampa
Campi coltivati al posto degli habitat naturali dell’Oasi Lago Salso, ue intervenga
Sacrificare un’area protetta per far posto a colture agricole. Uno scenario frequente in Italia a cui non dovremmo mai abituarci.
È il caso dell’Oasi Lago Salso, un’importante area naturalistica che fa parte della rete Natura 2000. Qui si trovano ben 242 specie di uccelli, delle quali almeno 60 nidificanti, oltre ad altre specie che ne fanno un gioiello della biodiversità. Eppure i gestori, come denunciato da #Wwf e #ProNatura, e come confermato dal Tar Puglia, hanno messo a rischio la fauna consentendo l’utilizzo di una parte dell’Oasi per colture agricole, e questo senza le compensazioni previste per legge. Si tratta purtroppo di una situazione già vista in altre zone protette italiane, tanto che la Commissione Ue ha aperto una procedura d’infrazione.
Proprio per questo ho scritto a Bruxelles affinché intervenga garantendo almeno l’attuazione delle compensazioni previste per tutelare la fauna. Vi terrò aggiornati sulla risposta della Commissione.
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