Comunicati Stampa
Scuola: L’Ue: “indaghiamo su abuso di contratti precari e mancato riconoscimento titoli esteri dei docenti”
La Commissione europea invita le autorità italiane a “garantire che la procedura per ottenere il riconoscimento” dei titoli conseguiti all’estero e necessari a ottenere la qualifica professionale di docente “sia completata il prima possibile”. Inoltre, Bruxelles “sta valutando la conformità del diritto nazionale italiano” alle norme Ue in merito alla situazione degli insegnanti precari “nell’ambito di una procedura di infrazione in corso”.
Lo scopo è di accertare eventuali casi di “utilizzo abusivo di una successione di contratti di lavoro a tempo determinato”. È quanto scrive il commissario Ue al Mercato interno, Thierry Breton, rispondendo a una mia interrogazione sul caso delle graduatorie provinciali per le supplenze scolastiche.
Alla Commissione ho chiesto essenzialmente di verificare il rispetto del diritto europeo su due aspetti della gestione del personale docente in Italia: il mancato riconoscimento dei titoli ottenuti all’estero per l’inserimento in graduatoria e la stabilizzazione dei precari.
Sulle qualifiche, Bruxelles, oltre a invitare le autorità italiane a velocizzare la burocrazia per il riconoscimento dei docenti che hanno conseguito titoli all’estero, segnala che, in seguito a una serie di denunce, sta accertando eventuali violazioni delle norme Ue.
Sui precari, la Commissione ribadisce ancora una volta che uno Stato membro, sebbene non abbia l’obbligo ‘generale’ di trasformare i contratti di lavoro da determinato in indeterminato, deve ‘prevenire e, se del caso, sanzionare l’utilizzo abusivo di una successione di contratti di lavoro a tempo determinato’. Su questo, Bruxelles sta indagando.
Qui il testo della risposta: https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-9-2022-003251-ASW_IT.html
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