Comunicati Stampa
L’Italia rischia il deferimento alla Corte UE per il trattamento dei magistrati onorari
‘‘Questa Commissione Parlamentare ha affrontato più volte sin dal febbraio 2017, con analisi minuziose, la condizione dei Giudici di Pace e della Magistratura onoraria nel suo insieme in Italia e sono certa sia stata determinante per l’invio da parte della Commissione Europea nel luglio 2021 della lettera di costituzione in mora, nell’ambito della procedura d’infrazione in essere nei confronti dell’Italia, per le ripetute violazioni della disciplina normativa unionale rilevabili nel caso di specie’.
Così lo scorso 25 maggio iniziavo il mio intervento in Commissione Petizioni, sostenendo i diritti dei magistrati onorari.
Un’iniziativa che si è rilevata utile, visto che nei giorni scorsi la Commissione Europea nei ha inviato un parere motivato all’Italia che non ha allineato pienamente la legislazione nazionale che si applica ai magistrati onorari al Diritto del Lavoro europeo.
L’Italia infatti non rispetta le norme comunitarie sul lavoro a tempo determinato, a tempo parziale, sull’orario di lavoro e sulle lavoratrici gestanti.
È quanto sostiene la Commissione.
Diverse categorie di magistrati ONORARI (i giudici di pace, ad esempio) non godono dello status di lavoratore, quindi delle tutele e delle garanzie del caso.
L’Italia dovrà adesso fornire risposte concrete entro due mesi, adottando gli adeguamenti necessari.
Se ciò non accadesse, la Commissione potrebbe deferire il nostro Paese alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
Continuerò a seguire direttamente anche questa annosa vicenda che riguarda tantissimi magistrati onorari italiani.
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