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Gestione rifiuti
La provincia di Taranto è una terra bellissima,che resiste, anche soffocata da emergenze ambientali date anche dalle discariche.
Impianti vecchi, ampliamenti, nuove richieste.Un intero territorio trasformato in zona di smaltimento.
In contrada Palombara, vogliono riaprire l’ex Vergine.L’ASL e l’ARPA dicono no: troppi tumori, troppi rischi nei comuni di Lizzano, Roccaforzata, Faggiano, Fragagnano.
Uno studio sugli odori della proprietà è definito “non esaustivo”. In realtà è un impianto da bonificare
A Statte, il progetto di sopralzo dell’Italcave, oltre un milione di metri cubi di rifiuti anche pericolosi., al momento la Regione Puglia l’ha fermato : Il sopralzo non ci sarà, per ora.
Ma la partita non è chiusa.
A Massafra, fanghi, odori e rifiuti invadono le campagne e i cittadini.
A Manduria, la Manduriambiente chiede di espandersi nonostante i pareri contrari.
Per questo serve una nuova legge regionale: una norma che vieti per almeno 15 anni qualsiasi nuova autorizzazione su siti o impianti coinvolti in reati ambientali o di corruzione.
Come per i terreni incendiati, anche qui: chi ha inquinato, non può tornare a fare affari sull’ambiente.
Basta zone di sacrificio. Serve bonificare, non riaprire.
Rigenerare, non seppellire.
Taranto ha diritto a respirare.
E una legge può finalmente difendere questo diritto.
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