Comunicati Stampa
Fermare le bombe su Gaza, subito!
Da quando è scoppiato il nuovo conflitto tra Israele e Hamas, circa 4mila persone sono state uccise, tra cui centinaia di bambini, nella sola Striscia di Gaza in appena una decina di giorni. L’Onu segnala oltre un milione di sfollati e vaste aree ridotte in macerie. Quello che ha fatto Hamas al popolo israeliano è disumano e non ha nessuna giustificazione. Nessuna. Ma allo stesso tempo non possono essere giustificati i bombardamenti contro civili a Gaza da parte di Tel Aviv.
Serve non solo una “pausa umanitaria” immediata, come chiesto dal Parlamento europeo. Ma una tregua immediata, come io e altre decine di deputati avremmo voluto che l’Eurocamera chiedesse a gran voce. Se Israele ha il diritto di difendersi, questo non vuol dire che abbia la licenza di uccidere innocenti e di violare il diritto internazionale. Lo dicono anche tantissimi israeliani, la cui rabbia non è solo contro Hamas, ma anche contro il governo Netanyhau e la sua politica di occupazione dei territori palestinesi condotta in questi anni. Il pugno duro avrebbe dovuto soffocare Hamas, e invece l’ha resa più forte.
Quello che serve ora a tutti, compresa Israele, è la pace. E la giustizia. L’assistenza umanitaria a Gaza deve essere intensificata, in modo che aiuti vitali giungano ai palestinesi, rimasti senza più acqua potabile, elettricità, cibo. Se non si fermano le bombe, questi aiuti non potranno mai arrivare.
E poi c’è il dramma dell’ospedale episcopale di Gaza, colpito dai dei razzi che hanno ucciso centinaia di pazienti e sfollati. Questo dramma costituisce un crimine di guerra, e come tale va perseguito.
Ofer Cassif, deputato israeliano della Knesset, ha detto: “Le mie dichiarazioni politiche contro l’occupazione e la guerra non sono dichiarazioni contro Israele, poiché la pace e la giustizia sono utili anche al mio Paese e ai suoi abitanti”. Il Parlamento lo ha sospeso per queste “frasi incendiarie” per 45 giorni.
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