Politica
Basta menzogne! I palestinesi sono le vittime di un governo fascista
Quello che sta succedendo in questi giorni è sotto gli occhi di tutti coloro che vogliono vedere al di là degli interessi di bottega: un governo che con atti fascisti sta massacrando una popolazione, una minoranza. Lo sta facendo dall’alto della sua forza economica e del suo arsenale bellico, lanciando una pioggia di razzi che ha ucciso finora 35 persone, di cui 10 bambini. Il tutto per rispondere a qualche sasso e qualche razzetto.
È un governo che ha un obiettivo ben preciso: cancellare quel che resta dei #palestinesi da quelli che sono i loro territori, le loro case (i loro non perché li rivendica #Hamas o chi per lui, ma perché lo dice la comunità internazionale sulla base di accordi di pace che Israele non ha mai rispettato).
Il modo d’agire di Netanyahu, alla ricerca dei voti della destra estrema per saldare il suo potere, è sempre lo stesso: prima provoca, lanciando il sasso. Poi nasconde la mano, appellandosi all’antisemitismo di quattro manifestanti palestinesi, arrabbiati per la provocazione. Hamas lancia i suoi inutili razzetti. E infine Netanyahu ritira fuori la sua mano pesante, devastando e uccidendo. E ottenendo quello che era il suo obiettivo originale: sottrarre ulteriore territorio ai palestinesi.
E’ quello che è successo in questi giorni: il governo israeliano ha deciso di sfrattare decine di famiglie palestinesi da case in cui vivevano dagli anni ‘50, a Gerusalemme Est.
Un territorio che l’#Onu (non l’Internazionale arabo-comunista) considera territorio occupato da #Israele. Nella zona vivono 250mila palestinesi, e questa esplosione di violenza è stata causata dall’attacco contro il quartiere storico di Sheikh Jarrah da parte di un gruppo israeliano mosso, secondo molti osservatori, da motivazioni ideologiche. Si tratta di una zona strategica per gli israeliani che la considerano necessaria per assicurare una maggioranza ebraica nella città. E per mettere una pietra tombale sulla soluzione dei due Stati. Ecco perché quello che sta commettendo Israele a Gerusalemme Est, come nei territori occupati, è una chiara violazione del diritto internazionale che andrebbe portata dinanzi alla Corte penale dei diritti dell’uomo.. E chi lo nega è complice non solo di un reato contro l’umanità.
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