Politica
“Se non ora, quando?” riflessioni sul voto politico
“Se non ora quando?” è la domanda retorica che in questi casi riassume sensazioni controverse. La mia, di sensazione, non è stamattina quella dello sconforto ma al contrario della necessità di reagire sul piano politico.
Se non ora, quando? Proprio così.
Quella della vasta area progressista – definiamola così seppur superficialmente – è la sconfitta più netta della storia repubblicana.
Ogni partito faccia pure, adesso, le proprie legittime valutazioni interne.
Ma faccia presto perché l’Italia (ovvero poco più della metà degli italiani, vista l’affluenza) si è espressa nettamente e alla viglia di mesi durissimi che ci attendono sul piano economico e sociale.
Settimane roventi in cui chi dovrà svolgere il ruolo di oppositore sarà chiamato a darsi una svegliata sul piano pratico, politico, culturale e valoriale.
Saranno giorni di mobilitazione e lotta a tutela delle fasce deboli, delle professioni in difficoltà, delle aziende messe a dura prova dalle bollette energetiche e ovviamente di tutti i lavoratori e delle famiglie che rischiano di pagare il conto più alto e drammatico.
? Ci saranno barricate politiche da alzare a tutela del Diritti Civili, dei principi fondamentali di integrazione e uguaglianza.
? Ci saranno barricate politiche da alzare per controbattere alle accelerazioni liberiste e industrialiste che si annunciano a scapito delle
istanze ecologiste sulle quali noi Greens non molleremo mai di un centimetro!
? Ci saranno barricate politiche da alzare ma contestualmente dovremo tutti lavorare a costruire proposte condivise, ecologiste, progressiste e moderne per non concedere alla Destra campo libero su tutti i fronti.
È tempo di una concreta riflessione che agevoli la lettura della società.
Non sarà più il tempo dei calcoletti di convenienza o, peggio, di sopravvivenza.
Il sistema elettorale era chiaro a tutti… ma tutti hanno preferito correre per sopravvivere… coscienti della crescente sconfitta alle porte.
Tutti, da chi oggi torna mestamente a casa e chi rientra in Parlamento ridimensionato.
L’agenda #Draghi fortunatamente sarà accantonata.
È forse l’unica notizia positiva di questo lunedì nero.
Speriamo non troppo… nero.
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