
Ieri il Parlamento europeo ha decretato che la #transizione ecologica non è una priorità, come non lo sono i 44 miliardi di fondi per sostenere famiglie e imprese aiutandole ad affrontare i costi sociali della lotta ai cambiamenti climatici.
A Strasburgo è andata in scena una delle pagine più vergognose della politica europea recente. Il centrodestra, dal Ppe di Berlusconi ai gruppi di Salvini e Meloni, insieme ai liberali di Renew, il gruppo di Renzi, hanno deciso di tutelare gli interessi delle lobby del fossile e dell’industria inquinante, e mandare all’aria il Fondo sociale per il clima, volte ad aiutare le famiglie e gli imprenditori più vulnerabili e più esposti ai rincari delle bollette e dei carburanti. Parliamo di circa 44,5 miliardi di fondi Ue per il periodo 2024-2027, di cui oltre il 10% sarebbe andato all’Italia. Risorse che avrebbero finanziato sussidi e incentivi per le fasce più deboli della popolazione.
Quello che chiedevamo è che il costo di questo fondo venisse pagato da chi inquina e da chi sta facendo giganteschi extra-profitti con i rincari, ossia riformando l’Ets. Ma centrodestra e liberali hanno affossato la riforma e di fatto hanno bloccato il Fondo sociale. Grazie a loro, le lobby oggi festeggiano e potranno continuare ad aumentare i profitti extra. Le famiglie più povere, invece, continueranno a pagare il prezzo di un modello economico fallimentare per il Pianeta e per la stragrande maggioranza della societ
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Fondo sociale per il clima: vincono gli interessi delle lobby con la complicità delle destre
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